Come difendere la propria libertà
prefazione di Anna Benocci Lenzi
L'agognato concetto di "libertà" legato non tanto all'idea filosofica e politica, quanto alla idea di libertà "ipotetica" che ogni individuo ha di muoversi, viaggiare, spostarsi, assentarsi, fare delle scelte oppure esimersi dal farle, nel rispetto sovrano del suo volere. C'è da chiedersi quanti di noi hanno, oggi, il coraggio e la libertà interiore di poter realmente e consapevolmente fare ciò che effettivamente desiderano.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822062437
- Anno: 2001
- Mese: novembre
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 112
- Tag: Sociologia Filosofia
Dominare la vita senza farsi dominare da essa, essere fedeli al proprio io, era secondo Voltaire l'unico modo per gli uomini di essere veramente felici. L'idea di libertà, al di là delle più sottili teorie fondate sul liberalismo storico e politico, è affrontata dal punto di vista della psicologia quotidiana, del complesso rapporto che l'uomo ha con se stesso, e delle relazioni umane in genere, senza entrare nella dimensione filosofica e storica del problema. Partendo dal presupposto che la libertà, di fatto, non esiste, in quanto l'uomo sarebbe soggiogato psicologicamente da forze misteriose che sfuggono al suo controllo, l'autrice fa riflettere su questo bene prezioso, al quale ogni uomo anela ma che di fatto non possiede mai, nemmeno quando è sicuro di averlo. I concetti di libertà legati al non dover rendere conto, all'arte di viaggiare, di spostarsi, di passeggiare in solitudine, di distaccarsi dalle cose, sono visti come atti di grande libertà del singolo che osannano la scelta di Nietzsche che a soli 34 anni decide di abbandonare tutto per vivere una vita errante nella più completa libertà di pensiero e azione. "Sento che sono libero, ma so che non lo sono": con questa affermazione di Cioran, l'autrice comunica come questa strana sensazione s'insinui nelle esistenze più impegnate e accanite nella rincorsa ad un tempo che non basta mai.