Il Sillabo e la politica dei cattolici
a cura di Giosuè Musca
È possibile la collaborazione tra laici e cattolici? Cinquant'anni fa, lo storico Gabriele Pepe, studiando il controverso documento pontificio del 1865, riteneva di sì. A condizione di credere nella libertà di coscienza e nel pluralismo di ispirazione liberale e democratica.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061751
- Anno: 1995
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 176
- Tag: Politica Storia contemporanea Religione
Nel gennaio 1945, mentre l'Italia era ancora tagliata in due dalla guerra, a Roma liberata da pochi mesi Gabriele Pepe si poneva il problema della collaborazione tra forze laiche e forze cattoliche alla ripresa della vita politica e alla ricostruzione dell'Italia, e riproponeva all'attenzione di studiosi e uomini politici l'episodio che ottant'anni prima aveva turbato la vita politica e religiosa della nazione: l'enciclica papale "Quanta cura" promulgata l'8 dicembre 1864 insieme al "Sillabo", l'elenco degli «errori» della civiltà moderna condannati da papa Pio IX. Pepe riesamina il problema dei rapporti tra Stato italiano e Chiesa romana da storico laico, ricostruendo le vicende del cattolicesimo liberale e commentando il testo del Sillabo, si rallegra peril mutato atteggiamento della Chiesa verso il mondo laico ed auspica la pacifica coesistenza di valori religiosi e valori laici e la collaborazione tra tutti gli uomini di buona volontà e di ogni fede. A cinquant'anni dalla prima edizione, questo poco noto lavoro di Pepe presenta ancora motivi di interesse ed una viva attualità.