Preferenze critiche
Uno sguardo sull'arte visiva contemporanea
Le «scelte preferenziali» di un grande critico d'arte fra alcune importanti figure di «maestri» del nostro secolo e artisti contemporanei.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061423
- Anno: 1993
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 336
- Tag: Arte Storia dell'arte Arti Visive
Questo volume, che raccoglie solo alcuni tra i moltissimi testi dedicati da Dorfles alle arti visive, costituisce un bilancio sull'attivita di critico "militante" dell'autore e fa seguito al «Divenire della critica» (Einaudi, 1976) nel quale Dorfles aveva raccolto una prima scelta di saggi sull'arte dell'ultimo cinquantennio. In questa raccolta Dorfles ha voluto privilegiare quelle che sono state le sue "scelte preferenziali": scelte senza dubbio molto eteroclite ma che, appunto per questo, vogliono individuare quale elemento discriminante proprio la "preferenzialità" data ad ogni singolo artista o corrente artistica: da alcune grandi figure di "maestri" del nostro secolo come Mondrian, Matisse, Feininger, Ben Nicholson, ad altri che hanno costituito, invece, il nerbo dell'arte alla metà del secolo come Fontana, Scialoja, Capogrossi, Melotti, e ad alcuni più giovani artisti operanti ai nostri giorni come Paladino, Guimaraes, Twombly, Maraniello, Isgrò. Ma ciò che caratterizza il volume è la presenza di alcune figure di solito considerate estranee alla pittura e scultura: come il "grafico pubblicitario" Armando Testa, il "fumettista" Renato Calligaro, la creatrice di apparati scenografici Miela Reina (un'artista triestina troppo presto dimenticata) e il grande uomo di teatro, nonché pittore, Tadeusz Kantor. Meritano tutti, sono artisti anche questi ultimi, di essere considerati indicativi del complesso panorama dell'arte contemporanea.