I tranelli della finzione
Studi di letteratura francese
prefazione di Giovanni Cacciavillani
Lo sguardo acuto del critico che si avvale, oltre che della propria eccezionale conoscenza della filologia e della retorica, degli strumenti della psicoanalisi per aiutarci a leggere Dante, il Roman de la rose, Villon, Flaubert, Mallarmé.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061003
- Anno: 1990
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 264
- Tag: Storia Filologia Linguistica Letteratura
Cio che dà unità a questi studi su autori e testi così diversi, anche, nel tempo, come Arnaut Daniel, Il "Romanzo della Rosa", Villon, Flaubert, Mallarmé, è il metodo critico del quale Roger Dragonetti si avvale e si fa portatore. Profondo conoscitore della retorica medievale e delle sue sottigliezze speculative, Dragonetti mette in luce, in ciascuna di queste sue occasioni critiche, i "tranelli della finzione", la complessa elaborazione compiuta da ogni scrittore, in verso o in prosa, che lo porta alla costituzione della "lingua poetica", dotata - come viene sottolineato nel saggio di apertura "Auctor, autor, actor", che muove dal Dante del Convivio - di un "di più di senso" rispetto al linguaggio della comunicazione. Di questa elaborazione, diversa in ogni autore, e tuttavia non priva di tratti e modalità comuni, al di là delle stesse forme prescelte e della distanza nel tempo, Dragonetti, lavorando sui testi, dalla loro struttura alla minuziosa selezione dei singoli vocaboli e delle loro interconnessioni, ci offre la chiave, o una delle possibili chiavi di lettura. È questa attenzione alla "parola", e al suo impiego poetico, che porta Dragonetti ad avvalersi, tra l'altro, di suggestioni e itinerari critici che muovono dal lavoro di Freud e della psicoanalisi, ampliando e precisando gli orizzonti aperti dalla filologia e dalla linguistica nei loro aspetti più aggiornati e creativi.