Il naturale perduto
Una crisi ecologica nella modernità
Partendo dall'attuale riscoperta della preistoria, e verificando le relazioni tra uomo e ambiente grazie all'apporto della nuova storiografia francese, dell'etnobotanica e della nuova geografia, il saggio giunge a ridefinire la società e il sapere contemporanei.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822060822
- Anno: 1989
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 168
- Tag: Antropologia Etnologia Ecologia Ambiente
Questo libro analizza le diverse forme di una mutazione antropologica in corso oggi (di cui la crisi ecologica è l'aspetto eclatante). In essa c'è la perdita del paesaggio, e insieme del corpo e dei nostri sensi, in una malintesa aruficializzazione. Per l'autore, ancora il Moderno è un atteggiamento e un parametro irrinunciabile e prezioso, non solo per la laicità e la democrazia, ma per la sua propria materialità, dove si pensa l'uomo tutt'insieme come essere del bisogno e del desiderio. Partendo dall'attuale "riscoperta della preistoria", con un occhio visionario sulle origini e poi in avanti, si cercano qui le tracce della materialità dissolta, con uso della nuova storiografia francese dell'etnobotanica (disciplina i cui teorici maggiori non sono tradotti in Italia) e poi della nuova geografia. Il saggio pone il problema di una redifinizione della società e del sapere oggi, con uno stile teorico limpidissimo.