Antonio Labriola

La vita intellettuale di Antonio Labriola è segnata da una svolta decisiva: l'adesione al materialismo storico di Marx e di Engels. Tentare di definire la mappa dei problemi teorici per la soluzione dei quali egli ha abbandonato le sue precedenti posizioni herbartiane è lo scopo del presente lavoro. Herbartismo e marxismo sono due momenti fondamentali del pensiero tedesco dell'Ottocento e del dibattito sulla fondazione della storiografia scientifica, della sociologia, del diritto, di una nuova etica. Labriola è l'unico filosofo italiano contemporaneo a quelle correnti filosofiche capace di comprenderne la profondità e di assumere una posizione all'altezza degli intellettuali tedeschi. La sua conoscenza, oltre che di Herbart e degli herbartiani, della psicologia dei popoli, di Lotze, degli studi di metodologia storica, è stata la premessa indispensabile per capire i temi principali della cultura europea, ma anche per comprendere i problemi irrisolti che lo costrinsero a cercare altrove una nuova soluzione. Grazie alla sua raffinata educazione, Labriola ha potuto interpretare il pensiero di Marx senza le semplificazioni abituali sul finire del secolo e tipiche dei protagonisti della "crisi del marxismo": egli ha potuto così intendere, per esempio, tutta la complessità dei concetti di struttura e sovrastruttura e del concetto di "artificialità" della natura umana. Queste ed altre, ugualmente importanti, sono le questioni su cui Labriola prese posizione: si è qui cercato di delineare la genesi delle sue scelte ele direttive della sua continua analisi critica dei principali problemi della filosofia ottocentesca.