Poesia, mito e gioventù
Bertolt Brecht 1917-1922
Il «mistero critico» della trasformazione del Brecht giovane, maggior poeta del Novecento, nel Brecht maturo, inflessibile rivoluzionario, svelato in un saggio di critica letteraria che è costruito alla maniera di un racconto poliziesco.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822060310
- Anno: 1984
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 208
- Tag: Critica letteraria Letteratura Poesia
Dopo essere stato assistente di Filologia germanica, Franco Buono insegna attualmente Storia del teatro nell'Università di Bari. Ha pubblicato "Bertolt Brecht. La prosa dell'esilio" (Bari 1972), tradotto anche in tedesco (Francoforte 1973); "Modelli di realismo. Estetica e politica nel dibattito dell'emigrazione tedesca" (Bari 1976); ha curato l'edizione delle "poesie cittadine di Brecht" (Francoforte 1980) e dei "Racconti brechtiani" di prossima pubblicazione presso Einaudi. Collabora a "Studi germanici" e a "Das Argument". Al centro del saggio sta un enigma critico insoluto: la "figura" poetica del giovane Brecht colta nel momento di passaggio dall'adolescenza alla maturità. Non dunque un segmento di biografia, ma il luogo temporale in cui avviene il cambio di registro dalla grandiosità delle forme giovanili al dissonante timbro creativo della maturità. Quali tracce indelebili ha lasciato nell'opera questa trasformazione? In che modo una personalissima esperienza di vita e di poesia ha saputo sollevarsi ad esprimere un'epoca? Lungo un'indagine serrata in cui la probità filologica sostiene l'intuizione critica senza offuscarla si vagliano i moventi psicologici, si spiano le testimonianze, si conduce un'analisi attenta alle sfumature, a volte anche micrologica, senza però inseguire un'illusoria "verità" fra le pieghe dell'inedito ma chiedendola piuttosto ai grandi testi, lirici teatrali e narrativi. Per giungere a proporre una soluzione sorprendente quanto ineccepibile l'autore del saggio ha rimesso in discussione i suoi strumenti tradizionali, ha allargato il campo al giovane Kafka, al giovane Hesse, al Thomas Mann del Doctor Faustus, al giovane Lukács; ha riletto la letteratura per ragazzi, dai Libri della giungla di Kipling all'Isola del tesoro di Stevenson; ha messo insieme il mito classico e i dolori della gioventù. Alla fine, sulla pietra dl paragone di una straordinaria giovinezza, è l'intera prospettiva critica e umana dell'autore a risultare ridisegnata in una nuova "figura".