I malati che ci governano

Nessuno sinora ha mai rilevato che il presidente John Kennedy passava a letto la metà delle sue giornate, colpito da una grave malattia alle ghiandole surrenali, all'epoca dell'installazione dei missili a Cuba. E in pochi sono a conoscenza delle malattie di Pio XII, Churchill, Johnson, De Gaulle, Chu En-lai, e di altri capi di Stato. Eppure nel momento in cui, con l'arma nucleare, i capi di Stato sono giunti a disporre di una forza di cui non esiste l'eguale nel corso della storia, il loro equilibrio, la loro capacità di far fronte a situazioni estremamente delicate costituiscono un dato politico assolutamente fondamentale. È merito dell'originale volume di Accoce e Rentchnick aver posto, per la prima volta, il problema delle malattie, per lo più tenute nascoste all'opinione pubblica, dei grandi statisti del nostro secolo, da Roosevelt a Nixon, da Hitler a Mussolini, da Lenin a Stalin, da Mao a Breznev. Ricco di rivelazioni e di insospettati "casi clinici" sinora noti ai soli specialisti, esso rappresenta un contributo importante sul problema dei rapporti tra potere medico e potere politico. Nella prospettiva di una reale sicurezza dei popoli, ai medici deve poter essere concesso il diritto di affermare: "No, signor presidente, non siete più in condizioni di governare".