La natura innaturale della scienza
Un eminente scienziato e abile divulgatore ci spiega cos'è la scienza e cosa la distingue dalle altre discipline. Un'affascinante introduzione alla filosofia della scienza che ha l'enorme vantaggio di non essere stata scritta da un filosofo.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822002013
- Anno: 1996
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 240
- Tag: Scienza Filosofia della scienza
Mai come nella nostra epoca la scienza ha influito sulla vita dell'uomo; ciò nonostante le idee scientifiche sono incomprensibili ed estranee alla maggior parte di noi. L'autore esamina i motivi sottesi a tale difficoltà di comprensione del pensiero scientifico e sostiene che non si deve confondere la tecnologia con la scienza. Per comprendere la tecnologia, che nasce da esigenze pratiche ed è da sempre presente in tutte le culture, il senso comune è adeguato e sufficiente. La scienza è nata invece esclusivamente in Occidente, nella Grecia di duemila anni fa, e ciò dimostra come essa sia un evento raro nella storia dell'umanità. Secondo Wolpert le idee dei grandi scienziati del passato, benché geniali, appartenevano per lo più al "senso comune", che era perfettamente adeguato per spiegare i fenomeni osservati; al contrario, per comprendere la scienza della nostra epoca è necessario uno spostamento concettuale, un "pensiero innaturale", che consenta di far cogliere alla nostra mente la bizzarra e paradossale realtà che emerge, ad esempio, dallo studio delle particelle subatomiche, dei processi della percezione, dell'incredibile complessità dei meccanismi della vita.