Rudimenti pagani
Genere dissertativo
Tra i maggiori filosofi contemporanei, noto per i suoi studi sulla teoria come arte, Lyotard muove in questi saggi dal concetto di «apatia nella teoria» per soffermarsi su semiotica, psicoanalisi, letteratura, politica, sessualità, insomma sui campi che occorre liberare dal peso della tradizione platonico-cristiana (per questo detti pagani).
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001856
- Anno: 1989
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 192
- Tag: Filosofia Semiotica
Occorre leggere Lyotard come uno scrittore pieno di affetti. Il desiderio invade, investe la teoria. Come il Freud "viaggiatore apatico" che emerge dalle prime pagine di questi scritti "pagani", Lyotard è il filosofo-artista che non si cura affatto di essere un filosofo, se con ciò s'intende il pensatore che pensa e insegna preoccupandosi del "momento affettivo" della convinzione. Lungi dall'avvalorare il pregiudizio di una realtà da conoscere, egli dice che il Vero è "un affare di stile", dice che il discorso teorico non è che un caso particolare del processo del desiderio, e cerca di far vedere come funziona l'universo delle pulsioni, come all'interno del linguaggio ci sono tracce di altre cose, segni di un'altra forza che il linguaggio chiaro e meditativo nega, rinnega. Egli mostra in quale maniera, e quanto sofisticata, la teoria o la filosofia sono delle arti. (N.C.)