I nostri sogni, compagni
Introduzione di Mario Spinella
introduzione di Mario Spinella
Un'intera generazione di comunisti si è identificata in Stalin: come è potuto accadere? Risponde un ex dirigente del PCF in un testo che è insieme un'autobiografia e una critica delle forme tradizionali della politica.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001788
- Anno: 1982
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 208
- Tag: Politica Comunismo Stalin
I nostri sogni, i sogni di una generazione formatasi politicamente negli anni della seconda guerra mondiale e del periodo post-bellico, gli ideali di centinaia di migliaia di giovani che aderirono al Partito comunista nel clima della Liberazione, in un'autobiografia politica che traccia un suggestivo itinerario alle fonti dell'immaginario e del linguaggio. I nostri sogni, i sogni di Gèrard Belloin, militante prima, funzionario poi nel Pcf. Perché negli anni Cinquanta, questi sogni si sono espressi e identificati in Stalin? Come è potuto accadere che l'impegno di una generazione intera per delle cause giuste si sia accompagnato con una così grande cecità? Belloin conosce il Pcf dall'interno. E dall'interno provengono le sue domande sui fenomeni di distorsione possibili in ogni tipo di struttura politica, anche in quelle in cui il proletariato si é costruito nel corso di duri sacrifici e di aspre lotte. Le risposte a quegli interrogativi non spettano solo ai comunisti francesi: liberare lo strumento-partito da ogni ipoteca di settarismo e burocratismo, far sprigionare dai «nostri sogni» il massimo di concretezza possibile, è compito dell'intero movimento operaio.