Signor capitale e signora letteratura (1973-1976)
Una raccolta di scritti incentrati su una provocazione di fondo: la necessità, attraverso una concezione «forte» della teoria e della critica letteraria, di ridefinire il marxismo e la stessa letteratura.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001726
- Anno: 1980
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 320
- Tag: Critica letteraria Letteratura Marxismo
Originale nelle sue premesse e nelle sue conclusioni, propriamente disciplinare e fortemente indisciplinato, questo libro di Gianni Scalia, fatto di meditate argomentazioni e di pronti interventi, è organizzato essenzialmente attorno ad un problema di fondo (la critica della economia politica della letteratura), quale proposta di un lungo percorso intellettuale e politico marxista, cui allude il titolo che, quasi parodosticamente, coniuga una formula marxiana ad una dichiarazione di contestata professione letteraria. Molti temi dibattuti in questi ultimi anni, dallo strutturalismo alla semiologia, dalla dialettica negativa allo strutturalismo alla semiologia, dalla dialettica negativa allo sperimentalismo neoavanguardistico, dalla «morte dell'arte» alla sociologia della letteratura e alla storia letteraria, dalla polemica sul «realismo» alla contestazione e al dissenso anche in letteratura, sono affrontati con appassionata spregiudicatezza e con volontà continua di contraddizione. Affidata al rigore teorico e alla scrittura polemica, questa raccolta di scritti pone interrogativi molto decisi e riassume una concezione «forte» della teoria e della critica della letteratura, fino alla punta estrema di una ridefinizione provocante delle questioni di «marxismo» e «letteratura».