Antagonismo sociale e diritto borghese
Dal confronto della filosofia politico-giuridica con la storia civile del mondo moderno, una serie di indicazioni per risolvere o regolare i conflitti, le competizioni sociali e l'antagonismo degli interessi economici.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001528
- Anno: 1977
- Mese: marzo
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 256
- Tag: Filosofia Borghesia Economia Diritto
L’antagonismo è il modo in cui, prevalentemente, si presentano i rapporti interpersonali nella realtà borghese e nel pensiero che la riflette. Vista attraverso la filosofia giuridica di Kant, Humboldt, Hegel, Croce e Gentile, la teoria dell’intersoggettività si rivela notevolmente omogenea nei princìpi e nelle soluzioni generali, richiamando la continuità di quadri storici e filosofici che, per altri aspetti, sono piuttosto lontani tra di loro. Si tratta, infatti, di pensatori nei quali il problema emerge non come fatto puramente teorico, ma come un momento di confronto della filosofia giuridico-politica con la storia sociale del mondo moderno in quanto storia del potere borghese nel suo affermarsi e consolidarsi. Si scopre così che la filosofia dell’alterità giuridica, nella prospettiva ideologica borghese, è fortemente intrecciata con una definizione della personalità (con le connesse tematiche del diritto soggettivo, dell’inalienabilità, della schiavitù, ecc.), con un’organica teoria della proprietà e dell’appropriazione, e con una fondazione della libertà politica, che hanno la funzione di rendere possibili, ma anche di regolare o di risolvere a un livello superiore, il conflitto interpersonale, l’antagonismo degli interessi, la competizione economica e ideologica.