Apocalisse e rivoluzione
Un «manifesto» teorico e filosofico della rivoluzione biologica. Per troppo tempo la specie umana è stata ridotta a disconoscere la virtualità creativa del proprio corpo; e invece solo dalla riappropriazione completa del corpo, non dalle tradizionali utopie politiche o religiose, o dalle nuove scienze, può partire la rivoluzione.
ESAURITO
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001177
- Anno: 1973
- Mese: dicembre
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 232
- Tag: Politica Sociologia Biologia Rivoluzione
L'ultimo travestimento del «naturale» dopo che lo «Spirito» è stato definitivamente licenziato, è l'immagine della comunità umana in tutto e per tutto simile al termitaio e al formicaio, laddove il centro operativo cibernetico stia in luogo della termite o della formica regina. Ma l'uomo non è strutturato per questa angusta sorta di destino; il modo com'è fatto il suo corpo mostra il disegno implicito di una potenzialità autonoma e svariante. Per troppo tempo la specie è stata ridotta, dall'uso difensivo dell'utensile-protesi (la «mutazione estroiettata»), a conoscere solo imperfettamente e parzialmente la virtualità creativa del proprio corpo organico. A rivelargliela, è ciò che in questo testo si definisce come rivoluzione «biologica», il processo già in nuce in cui il «biologico» non connota quanto l'omonima scienza separata sottende ma, al contrario, la potenza formatrice e qualificante, cosmica: la «vita della vita» di cui, oltrepassando la strettoia forzata della massima miseria presente, si tratta finalmente di conquistare una Signoria senza servitù. La rivoluzione parte dal corpo.
22 Sttembre 2021 | Carmillaonline |