Architettura industriale
Storia, significato e progetto
Contro l'«archeologia industriale» come moda, una rilettura delle maggiori fabbriche progettate dai maestri del Movimento Moderno e dai principali architetti contemporanei.
- Collana: Il Politecnico
- ISBN: 9788822008169
- Anno: 1983
- Mese: gennaio
- Formato: 24,5 x 22 cm
- Pagine: 176
- Tag: Architettura Movimento moderno
L’architettura industriale è una materia complessa e controversa. Complessa perché molte discipline interferiscono nel processo di formazione progettuale: tecnologie strutturali e impiantistiche, organizzazione della produzione e degli ambienti di lavoro, prevenzione degli incidenti e dell’inquinamento, finalità imprenditoriali, politiche, sociali. Controversa perché di solito gli architetti sono sistematicamente esclusi dalla progettazione dell’industria.
Punto di partenza per ulteriori approfondimenti, questo libro non è un manuale di progettazione, ma vuole aiutare gli architetti a prendere coscienza della complessità del problema, e stimolarli a non delegare il progetto ad altri «esperti» se non per quanto strettamente necessario. Il ruolo dell’architetto è qui ben delineato e riaffermato con qualche spunto polemico: la sintesi «umanistica» dell’architettura è necessaria per ricondurre alla razionalità e all’equilibrio le componenti «tecniche» e sociali del progetto.
Funzionalità ed espressione artistica possono coesistere in un’opera architettonica se saranno giustamente considerati i «fattori condizionanti» del progetto: la storia recente e passata ci mostra numerosi esempi di fabbriche dove quell’equilibrio è stato raggiunto. Contro la moda dell’«archeologia industriale», che opera su organismi morti per compiere operazioni lucidamente rétro, l’autore propone una rilettura delle maggiori industrie progettate dai maestri del Movimento Moderno e da architetti contemporanei, per fare il punto sulle questioni storicamente fondamentali sollevate dal progetto dell’industria e indicare soluzioni all’impasse e all’angoscia progettuale oggi dominanti.