L'acqua... dal fiume al bicchiere
illustrato da Claude Delafosse
L’acqua del rubinetto si può bere? Come viene prodotta? Dove va a finire l’acqua che utilizziamo? E quella dei fiumi, da dove arriva? Ma anche… si consuma più acqua facendo il bagno o la doccia?
- Collana: Piccola biblioteca di scienza
- ISBN: 9788822048141
- Anno: 2008
- Mese: settembre
- Formato: 13,5 x 19 cm
- Pagine: 72
- Note: illustrato a colori
- Tag: Scienza Fisica Scienza per ragazzi
Bisogna stare attenti a esprimere un desiderio: c’è il rischio che venga esaudito! È quello che succede a tre intraprendenti bambini i quali, incuriositi dall’acqua che esce dal rubinetto, si ritrovano tanto piccoli da poterne risalire il corso... dall’interno! Inizia così un’incredibile avventura in cui un fantasma portatore d’acqua, un luccio ecologista e una squadra di batteri spazzini guidano i tre piccoli esploratori in un circuito di produzione dell’acqua potabile, in un fiume dal ricco ecosistema e in un ingegnoso impianto di depurazione. Alla fine i nostri eroi si ritrovano di nuovo a casa, forti di una nuova consapevolezza: l’acqua del rubinetto va difesa dall’inquinamento, è buona da bere e soprattutto... non va sprecata!
È il caso di bere l’acqua del rubinetto? - Come viene prodotta l’acqua del rubinetto? - Da dove proviene l’acqua dei fiumi? - Come si ripuliscono le acque usate? - Prova da solo - Ringraziamenti - Indice analitico
– Gilberto, io ho sete!
Gilberto – Zitto, Matteo, risparmia la saliva… abbiamo tutti sete e se parliamo è ancora peggio.
– Ma Gilberto, ho una sete tremenda, sto morendo! ripeté Matteo per essere certo che il fratello maggiore lo capisse. Era la fine del pomeriggio e a Matteo la strada che saliva verso casa appariva interminabile.
Anche Enrico, l’amico di Gilberto, aveva una gran sete:
– Che idea, andare a giocare a basket con questo sole senza portare una bottiglia d’acqua! Darei tutte le mie biglie per un bicchiere d’acqua!
– Anche quelle grosse di porcellana? esclamò Gilberto, subito interessato.
Enrico – Quando ho detto «biglie» intendevo quelle normali, approfittatore!
Appena arrivati a casa, i tre ragazzi si lanciarono sul rubinetto del giardino, fermamente intenzionati a bere più acqua possibile. Dato che Enrico era loro ospite, Gilberto e Matteo lo lasciarono bere per primo… ma improvvisamente lui cambiò idea e disse:
– Sapete, ragazzi, non è mica detto che l’acqua del rubinetto sia potabile, forse faremmo meglio a bere quella in bottiglia…
– Non è potabile? – esclamarono all’unisono Matteo e Gilberto. – Come sarebbe a dire? Noi la beviamo tutti i giorni e non ci ha mai fatto male. La devono anche mamma e papà. È buonissima!
In quel momento apparve sulla soglia la madre di Matteo e Gilberto. Aveva sentito l’osservazione di Enrico e gli chiese:
– Chi ti detto che l’acqua del rubinetto non è potabile, Enrico?
– Mah, non saprei… – rispose Enrico, un po’ imbarazzato.
– Credo di averlo sentito dire al telegiornale: parlavano dei bambini asiatici che si ammalano per colpa dell’acqua che bevono.
– E a casa tua non la bevi mai, l’acqua del rubinetto? domandò Gilberto.
– Beh… sì – rispose Enrico. – Veramente papà la beve sempre, ma la mamma preferisce quella in bottiglia perché dice che a volte l’acqua del rubinetto sa di cloro. Papà ha cercato di dimostrarle che, mettendo una caraffa di acqua del rubinetto in frigo per un’ora, il gusto di cloro scompare, ma la mamma non si è convinta.
Nel dire questo, Enrico si ricordò di avere una gran sete. Decise quindi di fidarsi dei suoi amici e si scolò un bel bicchierone di acqua del rubinetto.