I Vespri siciliani
Storia del mondo mediterraneo alla fine del XIII secolo
L'eccidio dei Francesi a Palermo nel marzo 1282: non soltanto un dramma isolato di "cospiratori e tagliagole", né soltanto un episodio dell'epica tragedia vissuta dalla Sicilia, ma uno di quegli eventi che hanno mutato il destino di nazioni e di istituzioni di rilievo mondiale, segnando il suicidio della più grandiosa concezione del Medioevo: la monarchia universale del papato.
- Collana: Storia e civiltà
- ISBN: 9788822005083
- Anno: 1971
- Mese: gennaio
- Formato: 14,5 x 21,5 cm
- Pagine: 408
- Note: rilegato, con sovraccoperta
- Tag: Storia Medioevo Storia medievale Vespri siciliani
La storia d'Italia è un succedersi d'invasioni e di guerre, di congiure e d'intrighi, in cui venivano coinvolti eserciti e statisti provenienti da terre lontanissime dal teatro delle loro imprese, e gli italiani non godettero mai a lungo di quella pace di cui avevano bisogno per realizzare i loro destini. Pertanto si può comprendere perché uno straniero tenti di scrivere intorno ad un episodio, le cui cause vanno ricercate nell'aggrovigliata politica internazionale, anche se il fatto più clamoroso avvenne in una chiesetta di Palermo. Le ripercussioni dell'episodio si avvertirono in tutta Europa. Persino nella lontana Inghilterra "l'affare siciliano", così veniva chiamato, influì indirettamente, ma durevolmente, sullo sviluppo costituzionale, mentre Francia, Germania, Spagna ed i Paesi del vicino Oriente vi furono tutti profondamente coinvolti. Infatti la storia dell'eccidio dei Francesi avvenuto a Palermo il 30 marzo 1282, tradizionalmente noto con il nome di Vespri siciliani, non fu soltanto un dramma isolato di cospiratori e tagliagole, né soltanto un episodio emozionante dell'epica tragedia vissuta dalla Sicilia e dai suoi oppressori, ma fu uno di quegli eventi storici che mutarono il destino di nazioni e di istituzioni di rilievo mondiale".