Antonio Catiforo e Giovanni Veludo interpreti di Fozio
A Venezia, nell'enclave ortodossa della Comunità greca, l'opera del patriarca Fozio conobbe larga fortuna nei secoli XVIII e XIX. Questo libro ricostruisce e porta per la prima volta alla luce le fatiche foziane di Antonio Catiforo e Giovanni Veludo, eruditi greco-veneziani.
- Collana: Paradosis
- ISBN: 9788822058072
- Anno: 2003
- Mese: giugno
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 488
- Tag: Storia Filologia Letteratura Storia antica Venezia
A Venezia, nell'enclave ortodossa della Comunità greca, un greco proveniente dall'isola di Zante, Antonio Catiforo, lavora negli anni Trenta del Settecento all'interpretazione della Biblioteca del patriarca Fozio. Ma la sua ponderosa fatica non fu mai data alle stampe: se ne pubblicano qui, per la prima volta, le due Prefazioni e le oltre trecento annotazioni alla Biblioteca. Ancora a Venezia, un secolo più tardi, negli anni in cui la Grecia conquistava l'indipendenza, un altro erudito di origine greca, Giovanni Veludo, avvia una traduzione italiana della Biblioteca, che presto è costretto a interrompere. Finora considerata perduta, la traduzione di Veludo è stata ritrovata e viene qui pubblicata. Le vicende di Antonio Catiforo e Giovanni Veludo rappresentano due episodi della fortuna di Fozio in Italia tra il Settecento e l'Ottocento: e, in particolare, della fortuna che Fozio conobbe a Venezia, tra gli eruditi della Comunità greca della città.
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