L'opera di Giuseppe Pagano tra politica e architettura
La prima parte del volume indaga sul contraddittorio legame con il fascismo di Pagano, architetto di alto impegno civile e riformatore; la seconda ne analizza l'opera progettuale.
- Collana: Universale di Architettura
- ISBN: 9788822033666
- Anno: 1984
- Mese: gennaio
- Formato: 11 x 18 cm
- Pagine: 128
- Tag: Storia Architettura Fascismo Giuseppe Pagano
Giuseppe Pagano (Pogatschnig) nacque a Parenzo nel 1896 e morì il 22 aprile del 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen. Figura di grande rilievo tra gli architetti moderni italiani che operarono nel Ventennio, coordinò dalle pagine di «Casabella» un'azione di ampio respiro e di alto impegno intelletuale e civile. Nel tentativo di spingere il regime ad un concreto impegno rinnovatore, Pagano, instaurò con il fascismo un complesso legame che l'auore indaga in alcuni aspetti inediti. La prima parte del volume ripercorre i nodi e le indicazioni salienti dell'attività critica di Pagano. Nella seconda parte è analizzata più specificamente la sua opera progettuale, dall'Esposizione di Torino del 1928 al progetto della Casa della madre e del fanciullo a Spoleto del 1942.