La distruzione del desiderio
Il narcisismo nell'epoca del consumo di massa
L'imperativo del raggiungimento immediato della felicità uccide il desiderio, condannandolo a oscillare tra l'ansia del possesso e la frustrazione del risentimento.
- Collana: Strumenti / Scenari
- ISBN: 9788822053091
- Anno: 2000
- Mese: marzo
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 224
- Tag: Psicoanalisi Psicologia Sociologia
Viviamo nell'epoca dello stallo del desiderio: una pubblicità pervasiva e perentoria propaga capillarmente immagini seducenti e affascinanti che dovrebbero suscitare e stuzzicare il desiderio, e invece lo minacciano e lo annientano perché vi vedono un semplice pretesto per la promozione di nuovi oggetti di consumo. Una figura monca del desiderio - protagonista e vittima sulla scena dominante del marketing - oscilla tra la sua negazione e il suo fallimento. Il desiderio illimitato dei singoli è un paravento che ormai copre infiniti bisogni perennemente indotti e riprodotti in serie. L'adattamento e l'identificazione degli individui avvengono attraverso la proiezione di un'immagine di sé conforme all'appagamento imminente di tali bisogni. Il risultato è la riduzione del desiderio e delle sue inquietudini all'immediatezza del consumo e del possesso di oggetti. Filosofia e psicoanalisi vedono in questa corsa verso l'appagamento immediato una deriva illusoria e pericolosa del narcisismo dei consumi che distrugge il legame sociale, accresce i disagi e le insicurezze tra individui isolati e spaesati, moltiplica invidia e aggressività reciproche.