Non giocate con Gesù
2000 anni di speculazioni sulla pelle dell'Uomo-Dio
Gesù è stato crocifisso due volte: quando venne inchiodato dai Romani sul Calvario e quando, da Paolo di Tarso in poi, servì da pretesto per la più formidabile industria religiosa di tutti i tempi.
- Collana: Nuova Biblioteca Dedalo
- ISBN: 9788822061676
- Anno: 1994
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 288
- Tag: Religione Fede Cristianesimo Gesù
Si è detto tutto su Gesù. Eppure nessuno finora ha notato (come fa l'autore di questo volume) che l'Uomo-Dio, nato in Galilea circa 2000 anni fa, ha affrontato non una ma due crocifissioni: è salito sul Calvario per morirvi non soltanto il 13 nisan del '37 (data giovannea), ma pure in un secondo «tempo lungo» che gli è stato imposto dall'egoismo degli uomini. La cosa non deve meravigliare, specie i cattolici abituati a vedere quotidianamente nella messa l'offerta a Dio - secondo un modulo pagano - del corpo e del sangue di Cristo-Gesù. Ovviamente il secondo Calvario non consiste solo nella metafora sacrificale inventata dalla Chiesa, ma nella mole immensa di simonie, pratiche idolatriche, falsificazioni, speculazioni, passatempi devoti che continuano anche al giorno d'oggi. Il libro invita a ripercorrere insieme, per tappe, questa seconda "via crucis" dell'offesa e del dolore. Con una preghiera finale, indirizzata stavolta non al Tormentato, ma ai suoi instancabili tormentatori.