Critica del pensiero economico di Marx
Le basi teoriche del socialismo liberale
Esistono nel Capitale passi e concetti che anticipano di decenni i tempi, ma c'è anche un errore di fondo, la teoria del plusvalore, che a lungo ha condizionato l'analisi dell'economia contemporanea.
- Collana: La Scienza Nuova
- ISBN: 9788822001801
- Anno: 1982
- Mese: gennaio
- Formato: 14 x 21 cm
- Pagine: 224
- Tag: Karl Marx Socialismo Marxismo Economia Il Capitale
«È una mia meditata convinzione che il sistema di economia libera, oltre ad essere l'unico compatibile con un regime di vera libertà, é di gran lunga il più efficace tra quanti ne sono stati sperimentati, per capacità di produzione globale, quantitativa equalitativa, di beni e di servizi. L'interesse della collettività - e quindi dei lavoratori, che della collettività sono la grande massa - non si fa distruggendo questo sistema per sostituirlo con altri forse altrettanto ingiusti e certamente meno efficaci, ma cercando di individuarne la sua condizione "ottimale" di funzionamento nell'interesse appunto della collettività tutta intera. Il punto di partenza per questa nuova ricerca può essere proprio la netta distinzione tra profitto di impresa, elemento essenziale del sistema che tende ad autoeliminarsi dopo aver svolto la sua funzione, e rendita di puro capitale, che è forse la vera grande escrescenza patologica da estirpare. Troppo a lungo il linguaggio socialista ha confuso insieme questi due concetti, essenzialmente diversi e direi quasi opposti» Così si chiudeva un'articolo - che attirò non poca attenzione - dell'autore di questo libro, apparso su «Mondo economico» n.42 del 1970. A dodici anni di distanza, questo libro si può dire, mantiene fede all'implicita promessa contenuta in quel passo.